Filippo Nogarin è indagato solo per concorso in bancarotta
fraudolenta. È quanto risulta da una comunicazione emessa dalla procura della
Repubblica di Livorno, su richiesta dell’avvocato del sindaco, Sabrina
Franzone. Si può essere indagati senza ricevere un avviso di garanzia, e il
fatto che Nogarin avesse ricevuto l’avviso solo per bancarotta aveva lasciato
aperta la strada all’ipotesi che gli venissero contestati anche altri reati. Era
quanto scritto dal Tirreno, secondo cui il sindaco grillino sarebbe indagato
anche per abuso di ufficio e falso in bilancio, nell’ambito dell’inchiesta
“Città pulita” su Aamps, la municipalizzata dei rifiuti per cui la giunta M5s
ha chiesto il concordato preventivo. In particolare, scrive il quotidiano
livornese, a Nogarin verrebbe contestata la revoca del Cda dell’azienda, il 7
gennaio scorso, e l’approvazione del bilancio 2014, nonostante il parere
contrario dei revisori dei conti. Ma la Procura ha confermato che il sindaco è
iscritto nel registro degli indagati solo per concorso in bancarotta
fraudolenta, per il quale ha ricevuto sabato un avviso di garanzia. Per lo
stesso reato sono indagati anche l’assessore al Bilancio, Gianni Lemmetti, e
l’ex sindaco Alessandro Cosimi, del Pd.
Il F.Q. del 11 maggio 2016 – pag. 5
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