VIDEO 5 GIORNI A 5 STELLE

DI BATTISTA - 11.05.2016 OTTOEMEZZO

11.05.2016 - ALFONSO BONAFEDE (M5S) Unioni civili: tutta la verità in faccia al governo

venerdì 15 aprile 2016

#CiaoGianroberto - “Onestà, onestà!”: il grido dei grillini per Casaleggio

Commozione quando parla il figlio Francesco, dieci anni: “Ciao papà, ci manchi molto, puoi tornare?”. Poi il brindisi al bar Magenta insieme al Direttorio
Un interminabile applauso e una parola, scandita e urlata tra le lacrime: “Onestà, onestà”. Gianroberto Casaleggio è stato salutato così, per l’ultima volta, ieri a Milano. “Realizzeremo noi il tuo sogno”, promette uno striscione bianco retto da militanti del Movimento. Un tempo, ai funerali “politici” c’erano selve di pugni chiusi e di bandiere rosse. Qui, invece, applausi e quell’urlo: “Onestà”. E fischi alla delegazione del Pd con il vicesegretario Guerini. La Basilica di Santa Maria delle Grazie è piena, affollata la piazza antistante. Beppe Grillo arriva con i parlamentari del Direttorio che si stringono e si allacciano tra loro, Alessandro Di Battista, Luigi Di Maio, Roberto Fico, Carla Ruocco, Carlo Sibilia. Occhi lucidi, lacrime: “Raccogliamo la sua eredità, ma staremo attenti ai falsi amici”, dice Grillo. La commozione sale quando, al termine della messa, prendono la parola i suoi due figli. Francesco è un piccoletto di 10 anni che toglie il respiro a tutti dicendo con voce chiara: “Ciao papà. Ci manchi molto. Non puoi tornare? Anche la miciona ti aspetta. Ciao”. Poi tocca a Davide, 40 anni. “Molti non lo conoscevano, era riservato. Per me è stato un padre fantastico. Era determinato. Da bambino, mi ha raccontato una zia, non faceva i capricci: si stendeva direttamente sui binari del tram”. Poi racconta la storia del seminario aziendale e dei palloncini: nessuno trova quello con il suo nome, se lo cerca in competizione con gli altri. Tutti hanno il loro se ciascuno ne prende uno e lo consegna al proprietario. “Siamo tutti alla ricerca frenetica della felicità”, conclude Davide. “Ma la troviamo solo quando la diamo agli altri. Mio padre non ha tenuto per sé i palloncini, ma li ha sempre donati agli altri con il sogno di cambiare questo Paese. Chi condivideva il suo sogno lo persegua senza mollare mai. Come ha fatto lui, fino alla fine”. All’uscita dalla basilica, ancora applausi. Tra la folla c’è Dario Fo. Poco distante, Umberto Bossi: “Ho sempre sentito affinità tra i 5 stelle e la Lega”. Poi molti del Movimento si sono spostati, insieme a Davide, allo storico bar Magenta. Birre e panini, come nelle feste funebri americane. Di Maio e Di Battista, Fico e Ruocco, Vito Crimi e Rocco Casalino, il candidato sindaco di Napoli Matteo Brambilla e quella di Roma Virginia Raggi. E tanti altri. “Andremo avanti, non molleremo, come ha fatto Gianroberto. È incredibile: siamo abituati a vedere le nostre parole distorte, ma in questi giorni non abbiamo parlato ed ecco che sui giornali abbiamo visto dichiarazioni proprio inventate. Senza alcun rispetto: il giorno della morte di Gianroberto ci siamo trovati tra noi attoniti per la notizia, come si fa in una famiglia quando arriva una notizia tremenda; hanno scritto che ci eravamo subito riuniti per prendere decisioni politiche, che ci eravamo divisi sulle strategie da seguire. Com’è possibile essere così cinici?”.
Il F.Q. del 15 aprile 2016 – pag. 6

Nessun commento:

Posta un commento