Il quesito referendario chiede di abrogare la norma che prevede, per le
autorizzazioni a esplorazioni e trivellazioni dei giacimenti già rilasciate,
una durata pari alla vita utile del giacimento
Nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana Serie
Generale, n. 38 del 16 febbraio 2016 è stato pubblicato il decreto del
Presidente della Repubblica del 15 febbraio 2016 con il quale è stato
convocato, per domenica 17 aprile 2016, un referendum popolare, abrogativo
previsto dall'articolo 75 della Costituzione che ha la seguente denominazione:
"Divieto di attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi
in zone di mare entro dodici miglia marine. Esenzione da tale divieto per titolo
abilitativi già rilasciati. Abrogazione della previsione che tali titoli hanno
la durata della vita utile del giacimento".
Il quesito è così formulato: "Volete voi che sia abrogato l'art. 6, comma
17, terzo periodo, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, "Norme
in materia ambientale", come sostituito dal comma 239 dell'art. 1 della
legge 28 dicembre 2015, n. 208 "Disposizioni per la formazione del
bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2016)",
limitatamente alle seguenti parole: "per la durata di vita utile del
giacimento, nel rispetto degli standard di sicurezza e di salvaguardia
ambientale"?".
Queste le indicazioni
Per il suddetto referendum le operazioni di votazione si
svolgeranno nella sola giornata di domenica, dalle ore 7 alle ore 23, ai sensi
dell'art. 1, comma 399, primo periodo, della legge 27 dicembre 2013, n. 147
(legge di stabilità 2014). Le operazioni di scrutinio avranno inizio subito
dopo la chiusura della votazione e l'accertamento del numero dei votanti.
Per questo referendum trovano applicazione le modalità di voto per
corrispondenza di cui alla Legge 27/12/2001 n. 459 e decreto di attuazione
D.P.R. 02/04/2003 n. 104 e successive modifiche.
Coloro che si trovano momentaneamente all'estero possono optare per l'esercizio
di voto per corrispondenza tramite il modulo riportato sull'Home page del sito
della Prefettura di Ravenna, entro il 26 febbraio 2016. L'opzione dovrà
pervenire all'Ufficio consolare operante nella circoscrizione di residenza
dell'elettore (mediante consegna a mano, o per invio postale o telematico,
unitamente a copia fotostatica non autenticata di un documento d'identità del
sottoscrittore) entro il termine suddetto. L'opzione può essere revocata con le
medesime modalità ed entro gli stessi termini previsti per il suo esercizio.
Qualora l'opzione venga inviata per posta, l'elettore ha l'onere di accertarne
la ricezione, da parte dell'Ufficio consolare, entro il termine prescritto.
Per quanto riguarda invece gli elettori residenti all'estero, gli stessi ai
sensi dell'art. 1, comma 3, della legge n. 459 del 2001, devono esercitare
l'opzione entro il decimo giorno successivo all'indizione del referendum -
intendendo riferito tale termine alla data di pubblicazione nella Gazzetta
Ufficiale del decreto di indizione - e cioè entro il prossimo 26 febbraio 2016.
L'opzione dovrà pervenire all'Ufficio consolare operante nella circoscrizione
di residenza dell'elettore (mediante consegna a mano, o per invio postale o
telematico, unitamente a copia fotostatica non autenticata di un documento
d'identità del sottoscrittore) entro il termine suddetto. L'opzione può essere
revocata con le medesime modalità ed entro gli stessi termini previsti per il
suo esercizio. Qualora l'opzione venga inviata per posta, l'elettore ha l'onere
di accertarne la ricezione, da parte dell'Ufficio consolare, entro il termine
prescritto. Il modulo d'opzione potrà essere reperito dai nostri connazionali
residenti all'estero anche presso i Consolati, i patronati, le associazioni, i "Comites"
oppure in via informatica, sia sul sito di questa Prefettura, che sul sito del
predetto Ministero o su quello del proprio Ufficio consolare.
Fabio Angeletti
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