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DI BATTISTA - 11.05.2016 OTTOEMEZZO

11.05.2016 - ALFONSO BONAFEDE (M5S) Unioni civili: tutta la verità in faccia al governo

mercoledì 24 febbraio 2016

“Grasso ci ha dato ragione, il premier ha paura dei suoi”

Luigi Di Maio
Luigi Di Maio Il deputato 5Stelle: “Le tagliole sono anti-democratiche, altro che dietro front del M5s”  - Avevamo ragione noi, il no di Pietro Grasso ai canguri lo dimostra. Tanti dovrebbero chiederci scusa, e invece nascondono l’ipocrisia del Pd e di Matteo Renzi, che metterà la fiducia sul ddl Cirinnà per paura: deve coprire un Pd spaccato”. Luigi Di Maio, membro del Direttorio del M5s, celebra il no dei Cinque Stelle al supercanguro sulla legge per le unioni civili: “È uno strumento che porta alla dittatura”. E rilancia: “Noi vogliamo la legge sulle unioni civili. Siamo ancora pronti a votarla in aula, con meno di 500 emendamenti basterebbero due o tre giorni di lavoro”.
Renzi pare deciso al voto di fiducia.
Quando ha paura fa sempre così. Il rischio ora è quello di una legge al massimo ribasso, priva di tante parti importanti. Rischiamo che ne rimanga solo il titolo.
Il presidente del Senato Grasso ha dichiarato inammissibili i supercanguri. Vi sentite sollevati?
Diciamo che Grasso è venuto sulle nostre posizioni, confermando quello che dicevamo da settimane. Ma quando abbiamo detto no al canguro la macchina dell’informazione, alimentata da Renzi e Luca Lotti con il finanziamento pubblico, ha parlato indegnamente di dietro front del M5s.
La settimana scorsa i vostri senatori erano pronti a votare la tagliola. In assemblea avevano deciso il sì al supercanguro, purché spacchettato. Poi in aula hanno virato all’ultimo minuto perché la Lega aveva ritirato 4500 emendamenti.
Non è così. Quella sera ho telefonato alla capogruppo Nunzia Catalfo, per chiederle notizie, e mi ha confermato che il gruppo è sempre stato per il no all’emendamento Marcucci.
Sui banchi si è vista grande discussione nel gruppo. Avete cambiato in corsa.
No, la linea è sempre stata quella. E dal microfono Alberto Airola l’ha spiegata, precisando che il ritiro di tutti quegli emendamenti da parte della Lega avvalorava ulteriormente la scelta. Poi, se qualcuno avesse voluto votare comunque il canguro, si sarebbe assunto la responsabilità di una scelta contraria allo spirito del M5s.
L’Unità ha pubblicato l’sms mandato dai vostri senatori a Monica Cirinnà con il sì al canguro, “sia integro che spacchettato”.
Cirinnà ha scelto di non parlare con il nostro capogruppo. Ha scelto di credere che una valutazione a titolo personale fosse un accordo ufficiale. E dice a noi che siamo scorretti e inaffidabili? Spiace che una legge così importante venga affidata a una persona che non rispetta le regole e il buon senso.
Gli omosessuali contestano anche voi.
No, hanno capito la nostra posizione. In Senato ce l’hanno detto in tanti.
Ma i numeri per votare senza tagliola ci sarebbero? Lei insiste sui dem spaccati.
Secondo noi sì. E poi i voti segreti saranno pochi.
Dicono che Gianroberto Casaleggio sia contrario alla stepchild adoption. E che il post sulla libertà di coscienza sulle adozioni nasca da quello.
Non è affatto vero. Il post è stato fatto solo perché alcuni senatori e deputati erano contrari alla stepchild. Se avessero votato noi avremmo dovuto espellerli, perché non in linea con la maggioranza. E allora abbiamo lasciato libertà di voto su temi etici.
Temevate anche di perdere consensi tra i moderati.
(Ride, ndr) A guardare gli ultimi sondaggi, di cui non mi fido, ci avremmo rimesso. La verità è sempre quella, il canguro è antidemocratico.
Come la fiducia? Alessandro Di Battista aveva esortato Renzi a usarla.
Era solo una provocazione.
Però l’hanno preso in parola. E voi non voterete la legge.
No, noi non voteremo la fiducia a un governo che sta aumentando a dismisura il debito pubblico e che usa questo provvedimento per coprire scandali come l’attacco alle pensioni di reversibilità.
Di Battista a "La Stampa" aveva parlato anche di legge “importante come altre venti”.
Per noi la legge sulle unioni civili è importantissima, e le parole di Alessandro sono state strumentalizzate. Lui poi ha smentito.
Luca De Carolis - Il Fatto Quotidiano del 24/02/2016 – Pag. 3

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