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martedì 19 gennaio 2016

Evasione fiscale e massoneria, l’amico di papà Boschi dai pm

Mureddu, che portò il numero due di Etruria da Carboni per scegliere il direttore , si farà interrogare a Perugia. L’ombra di un’associazione segreta dedita ai dossier
Valeriano Mureddu, l'uomo che ha portato Pier Luigi Boschi negli uffici romani di Flavio Carboni, chiederà di essere sentito dai magistrati di Perugia nei prossimi giorni. La Procura del capoluogo umbro ha avviato le indagini a suo carico per una presunta evasione fiscale e, dopo aver rinvenuto dei dossier riservati nel corso di una perquisizione nei suoi uffici, ha aperto un secondo fascicolo ipotizzando l’esistenza di una associazione segreta in violazione alla legge Anselmi. Insomma: massoni coperti. Fascicolo al momento senza indagati. Il sequestro è avvenuto nel marzo 2014 negli uffici a Civitella Val di Chiana della Sia Srl, una società investigativa riconducibile a Mureddu. Secondo quanto riportato ieri da L ibero, durante le perquisizioni – effettuate dall'agenzie delle dogane di Perugia –sarebbe stato rinvenuto numeroso materiale ritenuto dagli inquirenti delicato tanto poi da essere affidato in parte alla Polizia postale, in parte alla Squadra mobile per gli accertamenti necessari tra cui una rogatoria internazionale negli Stati Uniti.
Nel Marzo 2014, dunque, Mureddu sapeva di essere indagato. Proprio in quei mesi si avviano i contatti tra lui e il padre del ministro Maria Elena Boschi – i due sono “amici da tempo”, ha riferito l’imprenditore –per individuare un nuovo direttore generale per Banca Etruria. Contatti che maturano tra giugno e luglio, quando il vicepresidente dell’istituto di credito viene portato da Mureddu a Roma in via Ludovisi nell'ufficio di Carboni, il faccendiere 84enne che ha attraversato i fascicoli giudiziari dell’intera Repubblica italiana, dal crac di Roberto Calvi, alla P3 di Denis Verdini. Incontri che, stando a quanto riferito da Carboni, non avrebbero mai avuto per oggetto la banca. Eppure, come riporta sempre L i b ero, il magistrato di Arezzo titolare dei fascicoli su Etruria, Roberto Rossi, avrebbe incontrato nelle ultime settimane i colleghi perugini proprio per confrontarsi sulle inchieste relative a Mureddu. Dal capoluogo umbro il riserbo in merito è assoluto. Le indagini sulla presunta loggia massonica sono state avviate di recente. Ed è ancora da definire la figura di Mureddu: un 46enne che sostiene di aver individuato nel Qatar e ad Abu Dhabi possibili acquirenti per Etruria, che riconosce di aver fatto parte della massoneria, che non ribatte se presentato come uomo dei servizi segreti e che tra le sue amicizie annovera quelle con Tiziano e Matteo Renzi, Pier Luigi Boschi e Flavio Carboni.

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