Otre a far pagare di più
solo coloro che consumano di meno, la “riforma”
della bolletta varata il 2 dicembre dall’Autorità per l’Energia
é in rotta di collisione con le direttive europee su energie rinnovabili ed efficienza energetica. Con una lettera, lo abbiamo segnalato la
scorsa settimana al commissario europeo ad Energia e Clima, Miguel Arias Cañete.
Insieme a noi, hanno firmato la lettera altri tre esponenti del M5S:
l’eurodeputato David Borrelli ed i senatori Gianni Girotto e Gianluca Castaldi.
La notizia é stata ripresa dall’agenzia Ansa (foto) e dai portali Quale Energia e Libero24x7.
Con le nuove regole, la
quasi totalità degli oneri relativi al funzionamento della rete
elettrica non é più proporzionale alla quantità di energia consumata: é
spostata nella quota fissa che, insieme alle tasse, costituisce circa
la metà della bolletta.
Ne derivano tre
conseguenze:
- si producono rincari iniqui, dato che essi colpiscono esclusivamente le famiglie con bassi consumi;
- i risparmi di coloro che hanno investito nell’efficienza energetica risultano praticamente azzerati;
- chi utilizza energia autoprodotta da fonti rinnovabili paga oneri praticamente uguali a quelli di chi invece preleva tutta l’energia elettrica dalla rete.
La segnalazione riguarda
anche la decisione dell’Autorità per l’Energia di vietare la
costruzione di “SDC”, i sistemi di distribuzione chiusi
dell’energia elettrica negli edifici non residenziali. Un “SDC” éindispensabile per
permettere che più utenti (ad esempio, i negozi di un centro commerciale)
utilizzino l’energia rinnovabile prodotta da un unico impianto, come i
pannelli solari situati sul tetto. Una direttiva UE invece chiede espressamente che nei nuovi edifici venga
utilizzata energia rinnovabile prodotta sul posto.
Con questi due
provvedimenti, l’Autorità per l’Energia, sostenuta dal governo Renzi, mira a
garantire i profitti dei grandi distributori di energia (fra cui spicca l’Enel)
grazie ai rincari che colpiscono in generale i piccoli consumatori e in
particolare coloro che attingono poca energia dalla rete elettrica.Un Robin
Hood al contrario. Ora ci aspettiamo che la Commissione Europea prenda i
provvedimenti del caso. Come sempre terremo il fiato sul collo alle istituzioni
e vi terremo informati.
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