Il TAR del Lazio si è pronunciato. E sembra proprio aver fatto un regalo a tutti i cittadini
coinvolti, a loro dire ingiustamente, nel pagamento della cosiddetta IMU
agricola. Solita devastante invenzione vessatoria del Governo in carica
incapace di rispettare nemmeno i più noti ed importanti articoli della nostra
Carta Costituzionale. Forse per questo stanno, dall'inizio della legislatura,
abbattendola e smantellandola insieme ai peggiori rappresentanti dei cittadini
mai eletti nella storia della nostra Repubblica.
Secondo il TAR vi potrebbe essere la violazione
dell'articolo 23 della Costituzione secondo cui nessuna prestazione
patrimoniale o personale possa essere imposta se non in base alla Legge. Il
ricorso accolto dal TAR del Lazio, presentato dal Movimento 5 Stelle insieme a
produttori ed enti coinvolti, certifica come l'uso fatto della classificazione
ISTAT sul cosiddetto grado di montanità sia illegittimo (la classificazione dei
comuni in montani, parzialmente montani e non montani).
Quindi adesso la decisione finale passerà alla Corte
Costituzionale, avete capito bene. Sarà l'Alta Corte a decidere se, per
l'ennesima volta, una legge prodotta da questo povero Governo sia
incostituzionale.
"L'ammissibilità del ricorso secondo i giudici
amministrativi, potrebbe essere il primo passo verso l'incostituzionalità”
chiosa il Portavoce in Parlamento dei Cittadini a 5 Stelle Massimiliano
Bernini. Il Movimento 5 Stelle lo scorso giugno oltre alla presentazione del
ricorso al TAR ha presentato alla Camera una pregiudiziale di
incostituzionalità.
Continua Bernini: ".... la tassazione sulla terra
voluta dal Governo Renzi si avvia ad una clamorosa bocciatura" ed invita
"a chiedere scusa a tutti coloro che hanno già pagato l'Imu agricola, ed a
risarcirli immediatamente, visto che i criteri di applicazione dell'imposta non
tengono minimamente conto della capacità contributiva e della progressività,
come esige la Costituzione e come è stato giustamente riaffermato dal Tar del
Lazio".
Anche i comuni coinvolti nel ricorso vinto (insieme all'ANCI
Lazio) manifestano la loro soddisfazione e rincarano la dose sostenendo come
questa ulteriore tassa non rischi solo di essere incostituzionale ma sia anche
iniqua e di difficile comprensione ed applicazione.
Prende posizione anche Elena Fattori, altra Portavoce a 5 Stelle,
membro della Commissione Agricoltura e produzione alimentare e della
Commissione permanente delle Politiche dell'Unione Europea, sottolineando, come
da anni sostiene il Movimento 5 Stelle, che "la Terra non si tassa" e
considera una importante vittoria questa sentenza del TAR con annessa la
possibilità di inoltrare richiesta di rimborso per chi l'ha già pagata.
Attenzione però alle possibili brutte sorprese nascoste
nella legge di stabilità 2016.
Speriamo che questo insperato “Regalo di Natale” non si
trasformi in una cocente delusione per la “Befana”. Carbone immeritato. Tipico
regalo che in passato tanti italiani hanno già ricevuto da questo
Governo.
Questo Governo, purtroppo, ci ha abituato a cose anche
peggiori. Quindi occhi aperti, scartiamo gli altri regali e godiamoci, per ora,
le nostre meritate Feste.
Auguriamoci anche un 2016 migliore dell'anno che sta
finendo. Sembra impossibile che i nostri governanti possano fare peggio.
Oppure no?!
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