Nei verbali della segretaria le uscite parallele della 29
Giugno:
“Buste piene di soldi. In un libro, segnavamo chi pagare”
Torna a rivelare i meccanismi delle mazzette e della
contabilità parallela, Nadia Cerrito, la segretaria di Salvatore Buzzi, l’uomo
ritenuto dalla procura di Roma braccio destro dell’ex Nar Massimo Carminati e a
capo della coop 29 giugno. GIÀ dopo gli arresti di dicembre, la Cerrito aveva
parlato di un giro di bustarelle. A distanza di mesi, in due interrogatori, il
26 giugno e l’8 luglio, ha aggiunto nuovi dettagli alle sue rivelazioni, e
alcune conferme. A partire dal “libricino nero” nel quale annotava la
contabilità parallela: “È corretto - spiega al pm Luca Tescaroli - dire che le
annotazioni registrate sui manoscritti rappresentano la contabilità in nero.
Non sapevo che fossero riferite alle movimentazioni finanziarie relative al
pagamento di tangenti”. Poi, durante l’interrogatorio del 26 giugno, prova a
spiegare il senso delle annotazioni: Carminati era “M.C” o “Car”; “la P, Paolo
Di Ninno, la E è emilio Gammuto (...) C indica Claudio Caldarelli”. E così via.
Per fare qualche esempio: “Il 2 dicembre vi è la sigla MC che, in questo caso,
è riferita a una consegna di 20 mila euro a Carminati, da parte di Buzzi”. Ad
un certo punto però il pm domanda: “È a conoscenza di lavori in nero effettuati
presso le abitazioni dell’interesse di Alemanno, Panzironi e Fiscon?” E la
Cerrito: “Io non potevo saperlo”. Dal punto di vista investigativo, però, non
c’è nessun riscontro a questi presunti lavori di cui chiede il magistrato. La
donna poi aggiunge che “in un'occasione Buzzi mi disse di prendere 15 mila euro
per farli avere a Panzironi (ex ad di Ama, ndr). Ricordo di aver sentito Buzzi
e Di Ninno (Paolo, ritenuto dai pm il commercialista di fiducia di Bzzi, ndr)
dire che dovevano consegnare del denaro a Panzironi, parte dei quali sarebbero
dovuti andare, tramite bonifico, alla fondazione ‘Nuova Italia’”. Ossia quella
presieduta dall’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno. Sui politici locali invece
aggiunge: “Per le ultime elezioni, Ozzimo (Daniele ex assessore dimessosi, ndr)
è stato presente presso i nostri uffici e Buzzi ha invitato tutti i dipendenti
a partecipare all’in - contro e a votarlo (..)”. A questo punto il magistrato
chiede: “Ha mai sentito parlare della gara relativa al Cup, di Maurizio Venafro
e di Nicola Zingaretti?”. La Cerrito spiega: “Ho sentito riferire della gara
del Cup. Non ho mai sentito nominare Venafro (ex capo di gabinetto di
Zingaretti, ndr) da Buzzi, mentre Zingaretti era un nome che circolava nella
cooperativa”.
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